La canapa in edilizia
La coltivazione della canapa ha una lunga tradizione in Italia e in Europa ed è totalmente ecologica: richiede ridotte quantità di acqua, non necessita di pesticidi e contribuisce al corretto sfruttamento delle risorse naturali.
La canapa è un materiale dalle innumerevoli applicazioni perché molto versatile e sostenibile: dalla medicina all’alimentazione, dall’industria tessile a quella cartiera, inoltre per coltivarla non vengono utilizzano pesticidi. La coltivazione della canapa è in forte espansione sia in Europa che in Italia (circa 3.000 ettari, fonte Federcanapa): la Puglia è la regione che ne produce di più, seguita da Piemonte, Veneto e Basilicata.
Un tipico pannello di fibra di canapa è composto dal 90% da fibre di canapa, è riciclabile ed ha un calore specifico superiore alle lane minerali (c=1700 J/kgK) che favorisce il raffrescamento estivo degli edifici.
La sua applicazione è indicata particolarmente in ambienti umidi. Infatti, rispetto ad altri isolanti, la canapa ha il vantaggio di assorbire l’umidità e rilasciarla nel tempo. Le sue proprietà traspiranti evitano l'insorgere di condensa interstiziale, favorendo il manteiomento degli ambienti abitativi salubri, privi di batteri, muffe e microbi. di facile lavorazione e non comporta rischi di irritazioni cutanee o di problemi alle vie respiratorie. È durevole nel tempo e riciclabile al 100%.
L'invito è quello ad utilizzare la fibra di canapa in sostituzione dei minerali comunemente impiegati in edilizia, per realizzare edifici più sostenibile ed efficienti, che riducano i consumi degli impianti di climatizzazione, in particolare nelle aree mediterranee a clima caldo temperato. A suggerire questa soluzione è l’Enea, sulla base di test specifici effettuati nell’ambito del progetto Effedil e realizzati nei laboratori del centro ricerche di Brindisi.
I test su pareti “imbottite” di canapa hanno dimostrato un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio, oltre a una bassa conducibilità termica e a una maggiore traspirazione e resistenza ai batteri. Inoltre, è stata riscontrata una minore velocità di propagazione delle fiamme, in caso di incendio.
“Con questo studio – spiega Patrizia Aversa dell’Enea – abbiamo potuto verificare che la canapa migliora l’isolamento termico del laterizio, attenuando di circa il 30% il flusso termico, ossia la quantità di calore che passa attraverso un materiale in un dato momento, e diminuendo del 20% la trasmittanza termica, vale a dire la facilità con cui un materiale si lascia attraversare dal calore. Inoltre la canapa ha una buona permeabilità al vapore acqueo, permettendo così di evitare la formazione di condensa”.