Il riscaldamento a pavimento: vantaggi e svantaggi

Il riscaldamento a pavimento, detto anche a pannelli radianti, è un sistema  costituito da tubazioni (nel caso di impianto ad acqua a circuito chiuso) o resistenze elettriche (nel caso di impianto elettrico), disposte sotto il pavimento ed appoggiate a pannelli isolanti. Queste emettono calore in modo uniforme dal basso verso l’alto.

Nella maggior parte dei casi si tratta di riscaldamenti ad acqua. L’acqua cioè viene riscaldata da una caldaia  o una pompa di calore, oppure ancora da impianti fotovoltaici o solari termici. Quest’ultima è un’opzione particolarmente interessante dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Che si tratti di riscaldamento a pavimento ad acqua o elettrico, la caratteristica distintiva è principalmente una e cioè quella  quella di assicurare una distribuzione ottimale del calore nelle stanze.
ll principio in base a cui i pannelli riescono a trasmettere calore a tutto l’ambiente domestico è quello dell’irraggiamento. Attraverso questa proprietà, il calore si diffonde in modo omogeneo dal pavimento, fino al soffitto. In questo modo, il sistema supera il maggiore limite dei riscaldamenti tradizionali che è quello di tendere a concentrare il calore nelle zone più vicine alla fonte di emissione (cioè il termosifone). Da ciò deriva un sensibile miglioramento delle condizioni di benessere all’interno della casa, che sarà così riscaldata in modo uniforme.

Altra caratteristica dei sistemi a pavimento è che per funzionare bene sono sufficienti anche basse temperature dell’acqua (almeno in confronto ai radiatori). L’acqua calda di un riscaldamento a pavimento ha infatti una temperatura compresa tra i 30 e i 40°C. E’ all’incirca la metà dei 70°C dei tradizionali impianti a radiatori! Analogamente, anche gli impianti di tipo  elettrico funzionano con temperature analoghe.

In generale un impianto a pannelli radianti presenta un vantaggioso rapporto costi/benefici. Gli elementi principali da prendere in considerazione sono:

- Il riscaldamento a pannelli radianti comporta un importante vantaggio economico ed ambientale. Anche se le spese iniziali sono superiori fino a un % rispetto a un sistema tradizionale , per la necessità di utilizzare materiali di migliore qualità, per il bisogno di manodopera qualificata e complessità dei lavori da effettuare, la la maggiore spesa è ammortizzabile entro un arco di tempo limitato grazie al risparmio energetico con esso conseguibile. E’ possibile stimare che, grazie ad un risparmio energetico quantificabile nell’ordine del 25% all’anno, nell’intero ciclo di vita di un impianto di questo tipo, il risparmio complessivo che l’utente può realizzare – anche al netto di eventuali incentivi di legge – possa arrivare al 35% del totale costi di periodo. 

-  Un secondo vantaggio è dato dal fatto che questo sistema può convertirsi anche in un impianto di raffrescamento. Semplicemente con l’immissione di acqua fredda (anche solo 15-17 °C) al posto dell’acqua calda, si ottiene il risultato di rinfrescare l’ambiente senza la scomodità dei getti di aria fredda e i consumi energetici collegati ai condizionatori. 

-  Terzo vantaggio, una migliore e più uniforme diffusione del calore. A differenza di quello che accade coi radiatori, il calore si diffonde in maniera omogenea negli interni.

-  Inoltre il calore che arriva dal pavimento evita la formazione e la circolazione di polveri nocive per le allergie e previene anche la formazione di eventuali muffe;

- Infine, l'assenza di elementi radianti sporgenti dalle pareti, non pone vincoli alle scelte di arredamento consentendo di sfruttare al meglio gli spazi a disposizione.

Per quanto riguarda gli svantaggi di questo tipo di impianti, occorre ricordare:

- Anche se ammortizzabili in breve tempo, i costi di realizzazione dell’impianto sono più alti rispetto ai classici termosifoni. In media, in un 30% circa, ma si può arrivare tranquillamente fino al 50%. Ciò dipende a seconda della qualità dei materiali acquistati e dell’assistenza fornita.

- Costi e disagi in caso di danni alle tubazioni che obbligano a rimuovere almeno in parte il pavimento

- Pavimenti in parquet. Se non posati a regola d’arte, potrebbero sollevarsi, con ovvi disagi per gli utenti.

- Un sistema di riscaldamento a pavimento richiede  di alzare almeno di 5cm la pavimentazione. Questo può essere un problema quando si ristruttura, ci sono mobili su misura o altre eventualità da tenere presente.

- Un sistema radiante non può essere acceso e spento ad intermittenza. Va tenuto acceso almeno per un giorno affinché riscaldi l’ambiente e va tenuto in funzione una volta raggiunta la temperatura desiderata. Ciononostante, consente risparmi energetici consistenti, per le ragioni viste in precedenza, dato che richiede di riscaldare meno l’acqua o il filo elettrico che compongono lì'impianto.